E' la terza produzione della Formazione @-Motion, dopo Lo Schiaccianoci dell'anno scorso ed i Carmina Burana di quest'estate.
Riecco Romeo e Giulietta, titolo caro al grande pubblico della danza in Italia e nel mondo e quanto mai attuale in questo lungo 2016 dedicato alle celebrazioni dei quattrocento anni dalla morte di William Shakespeare. Già questi contenuti sarebbero sufficienti per cominciare a raccontare la nuova versione coreografica del titolo che andrà in scena all'Auditorium di Ravello il prossimo 15 dicembre ed in replica la sera successiva alla Fondazione Teatro di Mercato San Severino.
Ed invece il coreografo napoletano Fabrizio Esposito ha pensato di arricchire oltremodo il bagagliaio degli artisti, uno stuolo di circa settanta elementi giovanissimi scelti ad hoc per rappresentare il Romeo e Giulietta nell'ambito del corso di Formazione@-Motion 2016, allestendo anche un vero e proprio ufficio stampa laboratoriale giovanile con gli stessi coetanei degli artisti in scena, prontissimi a dar manforte nei rispettivi ambiti della comunicazione e della promozione dell'evento. Insomma, un lavoro d'equipe avviato un paio di mesi fa con le audizioni pubbliche ed ormai giunto in dirittura d'arrivo con la prova del palcoscenico a Ravello e Mercato San Severino della prossima settimana.
Il coreografo presenta così lo spettacolo: "E' la terza produzione della Formazione @-Motion, dopo Lo Schiaccianoci dell'anno scorso ed i Carmina Burana di quest'estate; volevo puntare diritto a Romeo e Giulietta, forse il mio titolo preferito. E ho chiesto a Massimiliano Scardacchi una mano per le coreografie dei gruppi di classico, riservandomi l'opportunità di indirizzare il resto della coreografia verso una commistione di generi per rendere il balletto ancora più emozionante. Devo molto anche a Luigi Pagano che mi ha confortato con la sua supervisione, così come sono stati preziosi gli altri tre assistenti Fioravante Botta, Alessandra Vottariello e Luisa Clemente. Poi vedrete il pas de deux del balcone di Leonid Lavroskij con gli ospiti Claudia D'Antonio e Stanislao Capissi, interpreti del Teatro di San Carlo abituati a rappresentazioni da primi ballerini. I miei due atti avranno un alone assai cupo, un'atmosfera che rasenta il pessimismo anche laddove le danze e le musiche di Sergeij Prokofiev si presentano vigorose. Un tourbillon di emozioni in scena e dietro le quinte, elementi imprescindibili dei successi già registrati da @-Motion e dal suo entourage in vista del doppio impegno il 15 ed il 16 dicembre prossimi."
Un impegno con le scene a cui Fabrizio Esposito non vuole mai porre fine, soprattutto per i suoi baldi giovani impegnati con titoli così differenti tra loro in un repertorio eterogeneo che è diventata la caratteristica della compagine campana. A cominciare da Alma Mediterranea di qualche tempo fa con l'Orchestra di Vito Mercurio e Famiglia d'arte, passando per Etni_ka con la partecipazione di José Perez, proseguendo con la verdiana Vita dei campi, con la regia di Gaetano Stella e con Karmaen, su libretto di Maria Rosaria Carifano, ispirato alle vicende di brigantesse irpine connesse a distanza con il celebre libretto di Carmen. Un itinerario tra storia e letteratura cominciato qualche tempo addietro e mai concluso. Basti pensare ai Carmina Burana ed alla tragedia di William Shakespeare di questi prossimi giorni. E in attesa di scoprire il nuovo obiettivo a medio e lungo termine di Fabrizio Esposito, non ci resta che celebrare William Shakespeare a metà strada tra il repertorio classico e contemporaneo, proprio come piace al coreografo napoletano.